07 Ago 26 Giugno- Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga
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2019-06-25 17:07:28
Droga, il muro del silenzio
L’opinionista Gianpiero
Mughini afferma: “Ma sa, gli analfabeti sono talmente numerosi… il reame di
droga è una cosa che esiste e ha leggi proprie. Nel caso specifico, si trattava
di una povera ragazza che aveva dalla sua solo la giovinezza e finì preda del
primo delinquente”. Ho l’impressione che l’opinionista abbia detto
qualcosa che non si vuole sentir dire. La droga è un tabù? Sì, è un argomento
su cui la coltre dell’ipocrisia è molto spessa. Perché parlarne vorrebbe dire
accettarne la complessità e la non risolvibilità. E allora si finisce sempre
lì: proibizionismo o antiproibizionismo? Invece l’argomento è molto più impegnativo
da parte di tutti. Del resto, ci sono 8 milioni di italiani che fanno uso di
droga. Si finge che questi consumatori non ci siano e possano essere redenti,
ma non si sa come. Ci troviamo di fronte a una piaga particolare, perché i
tossicodipendenti sono avvinghiati a quelle sostanze che fanno dipendere loro
l’equilibrio e la stessa vita. In questo senso, diciamo la verità, gli spot non
servono a nulla. E poi a che serve parlare di droga se poi nelle feste Vip è
diffusa la cocaina e le canne sono sdoganate? Penso che nel mondo dello
spettacolo siano più quelli che si ‘fanno’ di quelli che non si fanno. Dappertutto sono violate le norme dei
nostri nonni, perché la modernità si è portata appresso una tensione che è
insopportabile. I patrimoni intellettuali presenti nelle generazioni passate
non ci sono più e un ragazzo si trova da solo con l’interrogativo: consumo la
quinta canna o no? Da parte degli adulti poi c’è uno giustificazionismo
imbecille. Cerco di capire perché questo accade. In questo mondo in cui spesso
si vende l’immagine con il consenso iniziale degli stessi genitori che tifano
per il figlio perfetto, si ha come conseguenza situazioni psichiche depresse,
ansiogene incontrollabili. La droga funge, in questi casi, da farmaco.
S’aggiunga il business del divertimento che richiede forti emozioni ed
eccitazioni che solo alcune droghe psicoattive procurano. Senza la droga,
infatti, non ci sarebbe stato il rock. Ma nel frattempo passa inosservato
un fenomeno quotidiano grave e preoccupante: lo spaccio e il consumo di droga
crescente nel nostro paese, il numero di morti all’anno per overdose e in
generale per droga, molti più dei femminicidi e di altre emergenze vere e
presunte, il numero record di detenuti per reati connessi alla droga, gli
incidenti anche mortali a causa di guidatori in stato di ebbrezza o di
allucinazione, la scalata dell’Italia ai primi posti dei consumi e della
tossicodipendenza. Cresce l’eroina, per non dire delle droghe sintetiche,
ottenute chimicamente, oltre quelle più note. Sono migliaia gli episodi di
violenza, di minacce, di ricatti per procacciarsi le droghe che scorrono come
un fiume quotidiano di sangue e di pazzia, e non ci facciamo più caso. Non c’è
giorno che io non senta, magari col passaparola, episodi legati alla droga:
infanticidi per alterazione mentale, uccisioni brutali di nonni, genitori, zii
che non volevano più finanziare il vizio dei loro nipoti scellerati, aggressioni
a donne, ex-conviventi, in stati di allucinazione dovuti alla droga, risse
mortali davanti e dentro discoteche tra ragazzi in preda a deliri di droga, e
potrei continuare… Certe zone, certi luoghi e in certe ore sono presenti in
tutte le città italiane perché orami è in corso la sagra dello spaccio, con una
folla di giovani e giovanissimi in balia di violenze e abusi. Si sente ogni
tanto, la notizia di partite di droga sequestrata; ma sono solo una piccola
parte e solo un segnale di uno spaccio colossale ignorato. Perché passa sotto
silenzio la droga, o si parla solo di qualche episodio ma senza la grancassa
mediatica e intellettuale che ne indaga il fenomeno? Sentite parlare di
campagne contro la droga, di emergenza droga, di educazione civica contro la
droga? Macché, l’omertà sulla droga e i mali derivati è una forma di complicità
mediatica e politica assai grave. Sono davvero sconcertato. Ai nostri Centri di
Ascolto chiedono in molti tossicodipendenti aiuto, ma ci mancano i posti e i
fondi economici per aiutarli. Che facciamo?
Comunità Promozione Umana
Don Chino Pezzoli
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