07 Ago QUEL PICCOLO MONDO DI IERI : La festa del maiale
L’opinione di Don Chino
2018-08-01 07:50:26
“I ricordi che ci riportano nel passato hanno qualcosa
da suggerirci, da insegnarci. Conservano esperienze, desideri raggiunti, ideali
che solo il futuro ha potuto accertare. Nel mio piccolo mondo di ieri, povero
di cose e ricco d’umano, ho conosciuto persone, vissuto fatti che hanno
lasciato in me il desiderio di correre verso il futuro con in mano la fiaccola
accesa.” Don Chino
Pezzoli
La festa del maiale
Un mio compagno di
quarta elementare mi confidò che il giorno dopo non sarebbe venuto a scuola per
partecipare alla festa del maiale. Nelle nostre cascine e casolari sparsi tra i
prati e boschi si allevavano galline, conigli, ma soprattutto il maiale nutrito
per circa nove mesi con gli avanzi della cucina, con castagne, ghiande, crusca
e bucce di patate. Era, dopo la mucca, l’animale più curato in attesa della sua
resa in carne, costine, salsicce, lardo e salame, alimenti che costituivano per
le famiglie una risorsa di proteine indispensabili nella nutrizione.
La macellazione del
maiale era un vero e proprio giorno di festa, un momento di socializzazione festosa,
un’occasione in cui partecipava l’intera famiglia, i parenti, i compari, gli
amici, il parroco del paese speranzoso che tra una benedizione e un discorsetto
potesse meritarsi qualche costina e pezzo di lardo. Pure i vicini di casa venivano
invitati a consumare, in quel giorno. il pranzo cucinando i rimasugli della
trasformazione.