07 Ago IL TEMPO
Pensaci Su…
2016-12-28 08:55:27
Finisce un anno e siamo soliti abbandonare il passato, svuotarlo di significato per onorare il presente e inghirlandare il futuro.
Finisce un anno e siamo soliti
abbandonare il passato, svuotarlo di significato per onorare il presente e
inghirlandare il futuro. Eppure
il tempo è uno solo nella nostra mente con tre periodi diversi. Fidarsi del
tempo significa vivere in ogni istante ricordi, scelte e attese.
Tutte e tre le dimensioni del tempo,
passato, presente e futuro, possono essere percepite staccate condizionando
il nostro benessere psichico, la nostra capacità di essere felici. Non è
possibile vivere di soli ricordi e nemmeno di spasmodiche attese.
Nel presente entra in gioco sia il
passato che futuro per facilitare le scelte. Il passato è la memoria del
presente e il presente è l’anticipo del futuro. Il passato assicura al presente
esperienze, competenze, conoscenze e il futuro suggerisce al presente
dinamicità, voglia di novità.
Le persone che vivono di solo il
presente sono spesso ripetitive, abitudinarie, metodiche, fino a rasentare la mania.
Adottano un agire continuo senza
origine e senza meta. Al di là di queste manifestazioni, si nota nelle
persone inchiodate al presente un atteggiamento ansioso che li fa sentire costantemente di fretta, come se le
cose da fare fossero sempre troppe e le ventiquattro ore sempre troppo brevi.
Queste persone iperattive affrontano
ogni giornata, sia lavorativa che di festa con ansia e vorrebbero avere a
disposizione quarantotto ore al giorno. Vivono un attivismo estremo, vogliono fare tutto, farlo bene, possibilmente da soli,
senza delegare o chiedere aiuto. Il loro stile di vita è la frenesia.
La cultura filosofica sia
occidentale sia orientale ha riflettuto molto sul modo in cui dovremmo vivere
la nostra esistenza, a partire dal tempo che abbiamo a disposizione. Ci ha
pertanto suggerito di vivere il tempo presente intensamente, ricordando il
passato e attendendo serenamente e attivamente il futuro.
Questa mia riflessione vuole
unicamente suggerire che il tempo è il tempo e che le suddivisioni in ieri,
oggi e domani, in passato, presente e futuro, sono solamente nostre. Che cosa
festeggiamo allora l’ultimo e il primo dell’anno? La nostra vita passata e
quella futura. E’ la nostra vita in
continuo cambiamento, il tempo invece continua senza cambiamenti.
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