07 Ago I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Maria di Nazareth
L’opinione di Don Chino
2016-12-21 16:03:05
Dei tre vangeli sinottici quello che parla più diffusamente di Maria è il Vangelo di Luca.
Dei tre vangeli sinottici quello che parla più diffusamente
di Maria è il Vangelo di Luca. Vi si racconta che Maria viveva a Nazaret, in Galilea, e che, promessa sposa di Giuseppe, ricevette dall’arcangelo Gabriele l’annuncio che avrebbe concepito il Figlio di Dio, senza conoscere uomo (Luca 1,26-38). Ella accettò e, per la sua
completa accettazione e fedeltà alla missione affidatale da Dio, è considerata
dai cristiani il modello per tutti i credenti.
Che età potevano avere Maria e Giuseppe
quando è nato il Bambino Gesù?
La Bibbia non offre indicazioni precise riguardo all’età in cui ci
si sposava, ed erano i genitori che decidevano e stabilivano i matrimoni per i
loro figli, senza necessariamente consultare il loro parere; certamente si
davano le figlie a mariti molto giovani, e lo stesso avveniva per i figli
maschi. Più tardi i rabbini fisseranno l’età minima per il matrimonio a dodici
anni compiuti per le femmine e tredici per i maschi.
Tutto sommato sembra verosimile che al momento della nascita di
Gesù, Maria possa aver avuto 14-15 anni e Giuseppe intorno ai 18 anni. La
tradizione di presentare la figura di Giuseppe come un anziano al momento delle
nozze con Maria e della nascita di Gesù, risale al racconto apocrifo del
Protovangelo di Giacomo. Secondo i
costumi del tempo, il matrimonio di Maria con Giuseppe è probabilmente avvenuto
in giovanissima età.
Lo stesso
Vangelo secondo Luca racconta la pronta partenza di Maria per una città della
regione montuosa di Giuda, per aiutare una parente di nome Elisabetta, anziana, incinta di sei mesi. Da Elisabetta è
chiamata “la madre del mio Signore“. Maria risponde proclamand il
canto del Magnificat.
Trovandosi a
Betlemme, in Giudea, con suo marito Giuseppe per il censimento indetto (Luca 2,1-2), tramite il console Quirino,
dall’imperatore Augusto, partorì (in un
riparo che era forse una stalla) suo figlio, al quale impose il nome di Gesù, come le aveva prescritto l’arcangelo Gabriele. Il vangelo racconta il canto degli angeli e la visita dei pastori (Luca 2,1-20), e poi dei sapienti orientali
detti i Magi. Secondo Matteo, che fa risiedere
la famiglia fin da principio a Betlemme (Matteo 2,1-11), seguono la persecuzione di Erode, la fuga in Egitto, la strage degli Innocenti e il ritorno a Nazaret.
Quando Gesù
compì 12 anni, Maria e Giuseppe lo condussero a celebrare la Pasqua nel Tempio di Gerusalemme. Tornando a Nazareth, i genitori
non trovarono più Gesù nella carovana e, preoccupati, tornarono indietro a
cercarlo. Lo ritrovarono al terzo giorno nel Tempio, dove Gesù stava insegnando
fra i dottori della Legge. Maria è testimone, anche senza capirne in fondo il
significato, della prima volta che Gesù manifesta la coscienza di essere figlio
del Padre (Luca 2,41-50).
I Vangeli Ci presentano Maria in vari momenti
vicino a Gesù nel periodo del suo ministero pubblico. Nel Vangelo secondo Giovanni è chiamata sempre «la Madre di Gesù». I biblisti ritengono
che in tale vangelo Maria sia il simbolo dell’Israele fedele, che aspetta da Gesù il dono
del vino dell’alleanza nuova (Nozze di Cana). Inoltre, essa è colei che ha
fatto compiere al Figlio il primo miracolo della sua vita pubblica, ed è perciò
presentata come la mediatrice di tutte le grazie presso Gesù Cristo.
Sul Calvario, durante l’agonia in croce, Gesù
l’affida all’apostolo Giovanni e a Maria affida lo stesso apostolo: «Donna,
ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua Madre!». E da quel
momento il discepolo l’accolse nella sua casa (Gv 19,26-27).
Maria è il più prezioso regalo che possa essere consegnato
all’umanità. Dopo le parole rivolte a Maria e al discepolo prediletto,
l’evangelista sottolinea che il dono della croce è completo: Gesù sapeva
“che ormai tutto era compiuto” (19, 28). Tutta la missione affidata
dal Padre al Figlio era stata compiuta e l’amore che voleva rivelarsi nel
dramma della redenzione si era pienamente manifestato nel dono di Maria come
madre.
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