07 Ago SOS DROGA
Pensaci Su…
2016-11-22 15:09:23
Dalle cronache apprendiamo ogni giorno del fatto che ci siano in commercio nuove droghe….
Giornalista. Dalle cronache apprendiamo ogni
giorno del fatto che ci siano in commercio nuove droghe in grado da portare
velocemente alla dipendenza, accrescendo sempre più i rischi legati al classico
atteggiamento del “provo solo una volta”? Quanto costa al
ragazzo, sotto i vari punti di vista, questa “prova”?
Circa
il 51% degli studenti fra i quindici e venti anni ritiene facile trovare
sostanze psicoattive illegali: la più accessibile è la cannabis, seguita da
cocaina, stimolanti, eroina e allucinogeni. Le nuove droghe? Spesso vengono assunti mix di droghe, cosiddette down, con effetti
calmanti e rilassanti, e up, che invece danno eccitazione, a seconda dei
momenti. Il risultato è la diffusione di uno stile di vita definito da qualcuno
“dopato”, perché condizionato costantemente dall’assunzione di
sostanze più o meno legali (compresi gli stimolanti sessuali, in crescita anche
tra i più giovani). Se Crystal Meth e Krokodil spaventano
soprattutto altri paesi europei, sono Shaboo e altri
ritrovati dai nomi più o meno esotici a preoccupare l’Italia, perché si tratta,
come per Shaboo o “droga dei filippini” ovvero metanfetamina purissima.
Giornalista. Rispetto all’età dei consumatori,
state riscontrando anche voi una diminuzione della “prima volta”?
Come vi viene raccontata dai ragazzi questa esperienza, con quali motivazioni
si avvicinando alla droga? E con quali altre ragioni spiegano la difficoltà a
farne a meno, al di là della dipendenza fisica?
E’ necessario fare una distinzione tra le diverse
forme di dipendenza. Proviamo a evidenziarle. La dipendenza fisica è’ data da
uno stato di ipereccitabilità recondita che si sviluppa nel S.N.C. (Sistema
Nervoso Centrale), in seguito ad una somministrazione di una sostanza. Essa si
manifesta sia attraverso dei sintomi oggettivi che soggettivi di malessere
fisico dopo l’interruzione della somministrazione della sostanza che passa
sotto il termine di “sindrome d’astinenza”. La dipendenza psichica è’ un altro importante elemento costitutivo
della tossicodipendenza. Viene definita
tecnicamente carving o voglia di sostanza che può creare insicurezza nel
paziente, condizionando il suo comportamento, rendendogli difficile il distacco
completo dalla sostanza.
Giornalista. Nel dramma della dipendenza dalle droghe, non ci sono solo i consumatori, ma anche
la famiglia, quali sono gli atteggiamenti scorretti che riscontrate e quali i consigli
da dare?
Nelle
strategie di prevenzione della tossicodipendenza la famiglia assume un ruolo
fondamentale. Rispetto ad altre strutture e istituzioni, la famiglia ha un
valore ed un ruolo prioritario nella prevenzione della tossicodipendenza, sia perché
essa è la struttura sociale fondamentale, sia perché si è visto che i problemi
famigliari affettivi, relazionali sono spesso implicati nell’insorgenza della
tossicodipendenza. E’ all’interno della famiglia che può e deve essere
elaborato il progetto primario di prevenzione. Ricordo che, in fondo,
le devianze sono il risultato di una sottocultura che diventa tanto più
accettabile quanto più sono mancati i valori famigliari autentici di
riferimento.
Giornalista : Immaginiamo che anche i percorsi
riabilitativi si adeguino all’età dei ragazzi,come? Un consumatore può
sospendere da solo l’uso di droga?
Quasi tutti i tossicodipendenti, in periodi della
loro vita, sospendono, anche completamente, o riducono l’uso di droghe. A volte
lo fanno per spontanea volontà, altre volte per problemi contingenti, altre
volte perché è l’unico modo per ricominciare ad avvertirne gli effetti
piacevoli. Tuttavia si auspica che la sospensione di droghe sia assistita da
personale specializzato per poi iniziare un percorso molto più complesso da programmare
nei modi e nei tempi più opportuni che non sono certamente brevi. Non solo va
tenuta presente l’età del soggetto dipendente, ma soprattutto vanno
diagnosticati i suoi tratti psichici compromessi, i suoi vissuti e i sintomi
della ricaduta. Un detto scientifico recita: “Smettere di drogarsi è facile,
non ricominciare è difficile”. La Comunità serve a staccare il dipendente dalla
sostanza e a tenere sotto controllo il carving.
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