07 Ago I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Simone de Beauvoir
L’opinione di Don Chino
2016-10-19 11:25:53
Simone de Beauvoir nacque a Parigi il 9 gennaio 1908, è stata una scrittrice, saggista, filosofa, insegnante e accanita femminista francese.
Simone de
Beauvoir nacque a Parigi il 9 gennaio 1908, è stata una scrittrice,
saggista,
filosofa,
insegnante
e accanita femminista
francese.
Precoce fu
la passione per lo studio, iscritta al cattolico Istituto Désir, diventò
un’allieva esemplare, e decise – fatto allora insolito – di continuare a
studiare e di dedicarsi all’insegnamento.
Si iscrisse
nel 1926 alla Sorbona, laureandosi con una tesi su Leibniz, ottenendo nel 1929 l’idoneità
all’insegnamento riservata ai migliori allievi francesi in filosofia. All’università
incontra, nel luglio 1929, colui che, senza matrimonio né convivenza, diventerà
il compagno della sua vita, il filosofo esistenzialista Jean-Paul Sartre.
Inizia a
insegnare nel 1930, prima a Marsiglia, poi a Rouen, infine a Parigi, dove
chiuderà la propria carriera di docente nel 1943, licenziata ed interdetta a
vita dall’insegnamento per corruzione di un minore. Molto importanti saranno
dal 1930 in poi le sue esperienze di viaggio in vari continenti per la sua
formazione intellettuale.
Con Sartre
compie i suoi primi viaggi, in Spagna, in Italia, in Grecia, in Marocco; nulla
sfugge a questi due intellettuali degli eventi culturalmente significativi di
questo periodo, si appassionano al cinema e al jazz e vivono con partecipazione
i grandi rivolgimenti politici di quegli anni: il nazismo in
Germania, la guerra civile spagnola del 1936, la seconda guerra mondiale.
Durante la
guerra, Simone de Beauvoir rimane a Parigi, occupata dai nazisti, e condivide
con Sartre la breve esperienza del gruppo di Resistenza “Socialismo e Libertà”. Dopo la Liberazione entra a far
parte del comitato di redazione della rivista Les Temps Modernes, insieme a Sartre e altri.
Nel 1947 si
reca negli Stati Uniti per una serie di conferenze e incontra lo scrittore Nelson Algren, con cui stabilisce un intenso
rapporto d’amore. Compie altri viaggi significativi (Brasile, Cuba, Cina,
Unione Sovietica) e ritorna molto spesso in Italia con Sartre.
Dopo Il secondo sesso (1949), ormai famosa in tutto il
mondo, Simone de Beauvoir, per le particolari posizioni assunte come scrittrice
e come donna, è oggetto di grande ammirazione ma anche di aspre polemiche. Allo
scoppio della guerra di liberazione algerina, prende posizione a favore di
questa lotta, cosa che renderà il suo isolamento ancora più pesante.
Simone de
Beauvoir morì il 14 aprile 1986 e venne seppellita nel cimitero di Montparnasse di Parigi accanto al suo compagno di vita Jean-Paul Sartre, morto sei anni prima, il 15 aprile
1980. Radicalmente atea come Sartre, ne La Cérémonie des
Adieux aveva scritto a riguardo della morte di colui col quale aveva
condiviso gran parte della sua esistenza e delle sue idee: “La sua morte ci separa. La mia morte non ci riunirà. È così; è già
bello che le nostre vite abbiano potuto essere in sintonia così a lungo”.
La
letteratura francese ricorda questa scrittrice per la sua incessante lotta per
la liberazione delle donne. Scriveva: “L’umanità è maschile e l’uomo definisce la donna non
quanto tale ma in relazione a se stesso; non è considerata un essere autonomo”.
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