07 Ago I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Marie Curie
L’opinione di Don Chino
2016-10-12 10:01:06
Marie Sklodowska Curie nasce il 7 novembre 1867 a Varsavia da una famiglia cattolica assai numerosa.
Marie Sklodowska Curie nasce il 7 novembre 1867 a Varsavia da una famiglia
cattolica assai numerosa. La madre era pianista, cantante e professoressa; il
padre, invece, esercitava la professione di insegnante di matematica e
fisica.
Marie, convinta della sua
intelligenza e delle sue capacità, decide di studiare fisica, a dispetto del
fatto che questa scelta fosse inizialmente assai osteggiata.
Nel novembre del 1891, visto e considerato che l’università di Varsavia era proibita alle donne, Marie e la sorella
maggiore Bronia si trasferiscono in Francia per iscriversi e studiare alla celebre
Sorbonne di Parigi. Qui Marie farà un
incontro importante, quello di Pierre Curie, un professore della scuola di
Fisica, che il 26 luglio 1895 diventa suo marito e poi, successivamente
compagno nella ricerca scientifica.
Nello studio della radioattività, condotto con mezzi rudimentali e senza
aiutanti, i due coniugi scoprono due nuovi elementi chimici, il radio e il
polonio. Marie comprende, inoltre, che la radioattività è un fenomeno atomico,
demolendo con questa geniale intuizione la convinzione della fisica di allora
che l’atomo fosse la particella più piccola della materia.
Come giunge però Marie Curie a questa fondamentale scoperta? La sua idea è di studiare il fenomeno della
radioattività in modo quantitativo preciso. Innanzitutto analizza
sistematicamente il comportamento dell’uranio in diversi composti e in diverse
condizioni scopre così che la radiazione è una proprietà atomica dell’elemento
uranio. Immediatamente dopo, compie una
ricerca su moltissime altre sostanze per accertare se esistano altri elementi
chimici che, oltre all’uranio, mostrino radioattività.
Durante la ricerca per scoprire altre sostanze radioattive, le capitano fra le
mani altri due minerali, la torbenite e la pechblenda. Immediatamente scopre
che esse sono molto più radioattive dell’uranio puro.
Molto presto si accorge con il marito che nella pechblenda c’è un’altra
sostanza sconosciuta, ancora più radioattiva che viene chiamata radio. La
scoperta viene annunciata il 26 dicembre 1898 all’Accademia delle Scienze a
Parigi e, nel 1902, riceve il premio Nobel per la Fisica con Becquerel.
Dopo la tragica morte del marito avvenuta nel 1906, Marie Curie continua a
lavorare nel suo laboratorio, viene chiamata alla cattedra alla Sorbonne e riesce a isolare il polonio puro e il radio
puro. Per questo successo, nel 1911, viene insignita con il premio Nobel per la Chimica..
Marie donò all’umanità i risultati della sua ricerca, senza pretendere mai nulla
in cambio. Durante la Prima Guerra mondiale, inoltre, Marie Curie si è
prodigata in molti modi per alleviare il dramma dei combattenti. Recatasi al
fronte con la figlia Irène per assistere i feriti, inventò le famose Petit
Curie, delle automobili attrezzate con apparecchiature a raggi X.
“Niente nella vita va temuto, deve essere
solamente compreso. Ora è il tempo di comprendere di più così possiamo temere
di meno”
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