I GRANDI MAESTRI DELL’ UMANITA’ – SANDRO BOTTICELLI

I GRANDI MAESTRI DELL’ UMANITA’ – SANDRO BOTTICELLI

L’opinione di Don Chino
2016-05-18 14:04:33

Sandro Botticelli nasce Firenze nel 1445. Intraprende l’attività di orafo,
Sandro Botticelli nasce Firenze nel 1445.  Intraprende l’attività di orafo, ma grazie
agli incontri con i pittori che frequentano la bottega scopre la sua vera
passione e diventa apprendista di Filippo Lippi, uno dei maggiori artisti di
Firenze. Botticelli non rinuncia però a quanto appreso come orafo: l’abilità a
disegnare dettagli elaborati, spesso impreziositi con l’oro, caratterizza
infatti anche la sua pittura.

II Botticelli è stato discepolo di fra’ Filippo, ma questo lo si può avvertire
soltanto nelle primissime opere. Erano due temperamenti del tutto diversi: il
frate, col suo riso aperto e la bonaria compiacenza delle cose di questo mondo;
il Botticelli, invece, sempre intimamente eccitato, un artista a cui la
superficie pittorica diceva assai poco, che si esprime in linee violente e
riesce a dare sempre alle sue teste pienezza di carattere e di espressione …
Egli prende sul serio la storia sacra e, con gli anni, questa capacità aumenta,
facendogli abbandonare ogni compiacenza nelle figure esteriori.
La sua bellezza nelle immagini ha qualcosa di struggente, e anche quando
sorridono è soltanto un attimo fugace. Quanto poca allegria è nella danza delle
Grazie nella Primavera e che bellissimi corpi sono questi! … L’eleganza si sfoga
nella raffigurazione delle erbe e dei fiori sulla terra, delle stoffe
trasparenti, arrivando a toccare il fantastico. Ma non era nel temperamento del
Botticelli il trattenersi a contemplare troppo un particolare. Anche nel nudo
si stanca presto e cerca di conseguire una raffigurazione più semplice mediante
i tratti più ampi.
Che fosse un disegnatore straordinario lo ammette persino il Vasari, nonostante
la formazione michelangiolesca: la sua linea è sempre viva e piena di
carattere, ha qualcosa di frettoloso. Nella presentazione di un movimento veloce
è incomparabilmente efficace: gli viene fatto persino di dar movimento a grandi
masse, e quando dispone unitamente il quadro intorno a un punto centrale, nasce
qualcosa di specificamente nuovo, d’ importanza per il futuro.
Volendo lasciare un
ricordo del proprio pontificato, papa Sisto IV fa realizzare in Vaticano una
cappella che prenderà da lui il nome di Sistina. Gli affreschi di questa
cappella, che è destinata a ospitare le principali cerimonie liturgiche
compresa l’elezione di ogni nuovo papa, illustrano scene del Vecchio e del
Nuovo Testamento in un gioco di corrispondenze. Per esempio, prendendo spunto
dal fatto che Mosè ha annunciato la venuta di Cristo e alcuni episodi della sua
vita hanno anticipato simili episodi della vita di Cristo, Botticelli dipinge
su una parete le Prove di Mosè e su quella di fronte le Prove di
Cristo
.
Famoso è il dipinto della Primavera. In
quest’opera Botticelli annuncia l’arrivo della bella stagione attraverso i
personaggi del mito greco. Le figure sono distribuite sul prato fiorito: il
vento Zefiro cerca di fermare la ninfa Clori, accanto a loro Flora sparge dei
fiori, al centro della scena si trova Venere, la dea della bellezza e
dell’amore; sopra di lei il putto Cupido scaglia le frecce dell’amore verso il
gruppo
delle tre Grazie che
danzano, mentre Mercurio, il dio alato, scaccia le nuvole. Botticelli è un
pittore che mette nelle sue immagini significati ineffabili che aprano
l’appassionato dell’arte allo stupore.
Gli ultimi anni della sua vita furono
turbolenti e sofferenti per alcune calunnie che compromettevano la sua
moralità. Botticelli mori nel 1510 e fu seppellito il 17 Maggio nella chiesa di
Ognissanti in Firenze.

https://your-app.it/promozioneumana/wp-content/uploads/2019/07/sandro-botticelli-1.jpg

No Comments

Post A Comment