07 Ago Padre Pio il frate della misericordia
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2016-02-04 18:55:45
Padre Pio lascia San Giovanni Rotondo e arriva a Roma, dove il frate cappuccino è stato canonizzato nel 2002 da san Giovanni Paolo II. Le spoglie del santo verranno esposte in San Pietro dall’11 al 5 febbraio
Padre Pio lascia San Giovanni Rotondo e arriva a Roma, dove il frate cappuccino è stato
canonizzato nel 2002 da san Giovanni
Paolo II. Le spoglie del santo verranno esposte in San Pietro dall’11 al
5 febbraio. E’ l’anno del Giubileo, questo santo che ha trascorso la sua vita
in confessionale vuole essere una forte testimonianza del perdono di Dio. La
presenza suggerisce il ritorno al “Padre ricco di misericordia” attraverso la
confessione dei peccati.
misericordia di Dio. Uomini e donne si recavano dal frate per confessarsi e per
partecipare alla celebrazione della santa
durante la quale Padre Pio riviveva nel suo corpo la passione di Cristo. I penitenti che l’avvicinarono per avere
l’assoluzione dei loro peccati testimoniarono che il frate con le stigma nel
corpo, più volte, interveniva ricordando loro i peccati che non avevano
confessato. Aveva il dono della introspezione delle coscienze.
non la misericordia ma una dura inquisizione ed è stata motivo di sofferenza
per l’umile frate. I luminari del Vaticano lo psicanalizzavano giungendo alla
diagnosi che si trattava di un religioso isterico e psicopatico. Le stesse
ferite che riportava il suo corpo erano provocate da questi scompensi
psichiatrici.
soprattutto, hanno testimoniato che Padre Pio aveva accettato questa errata
diagnosi come un dono che lo faceva sentire maggiormente vicino a Cristo sofferente.
stigmate nel suo corpo. In una lettera a Padre Benedetto, datata 22 ottobre
1918, lo stesso Padre Pio racconta della sua
“crocifissione”:
dirvi di ciò che mi domandate del come si è avvenuta la mia crocifissione? Mio
Dio che confusione e che umiliazione io provo nel dover manifestare ciò che Tu
hai operato in questa tua meschina creatura! Era la mattina del 20 dello scorso
mese (settembre) in coro, dopo la celebrazione della Santa Messa, allorché
venni sorpreso dal riposo, simile ad un dolce sonno. Tutti i sensi interni ed
esterni, non che le stesse facoltà dell’anima si trovarono in una quiete
indescrivibile. In tutto questo vi fu totale silenzio intorno a me e dentro di
me; vi subentrò subito una gran pace ed abbandono alla completa privazione del
tutto e una posa nella stessa rovina, tutto questo avvenne in un baleno. E
mentre tutto questo si andava operando; mi vidi dinanzi un misterioso
personaggio; simile a quello visto la sera del 5 agosto, che differenziava in
questo solamente che aveva le mani ed i piedi ed il costato che grondava sangue.
La sua vista mi atterrì; ciò che sentivo in quell’istante in me non saprei
dirvelo. Mi sentivo morire e sarei morto se il Signore non fosse intervenuto a
sostenere il cuore, il quale me lo sentivo sbalzare dal petto. La vista del
personaggio si ritira ed io mi avvidi che mani, piedi e costato erano traforati
e grondavano sangue”.
corpo stigmatizzato per tutta la sua vita. Le ferite che portava nel corpo
spesso sanguinavano. I fedeli fissando il volto di questo uomo di Dio
intravvedevano ciò che lui stessa chiama la “sua crocefissione”.
vissuto nel suo corpo la passione di Cristo sono esposte nella Basilica di San
Pietro per far comprendere ai sapienti di questo mondo che Dio è misericordia,
perdono. E’ la buona notizia quasi taciuta dai media, ma presente nell’anima di
ogni uomo che grida: “Signore liberami dal male”.
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