07 Ago I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Isaac Newton
L’opinione di Don Chino
2015-10-15 18:57:24
Sir Isaac Newton nacque a Woolsthorpe-by-Colsterworth, 25 dicembre 1642, morì a Londra 20 marzo 1727, è stato un matematico, fisico, filosofo naturale, astronomo, teologo e alchimista inglese.
Sir
Isaac Newton nacque a Woolsthorpe-by-Colsterworth, 25 dicembre 1642, morì a
Londra 20 marzo 1727, è stato un matematico, fisico, filosofo naturale,
astronomo, teologo e alchimista inglese.
Questo
grande scienziato fu affascinato dalla gravitazione e dalla luce. Formulò la
legge di gravitazione universale, spiegò il fenomeno della dispersione della
luce attraverso un prisma, costruì il primo telescopio a riflessione. Le sue
invenzioni possono essere considerate l’epilogo della rivoluzione scientifica
del Seicento.
grande scienziato fu affascinato dalla gravitazione e dalla luce. Formulò la
legge di gravitazione universale, spiegò il fenomeno della dispersione della
luce attraverso un prisma, costruì il primo telescopio a riflessione. Le sue
invenzioni possono essere considerate l’epilogo della rivoluzione scientifica
del Seicento.
La
gravitazione. Newton si fece una domanda: “Perché una mela cade sempre
perpendicolarmente al suolo? Perché non cade di lato o non sale, ma tende
costantemente verso il centro della Terra?”. La risposta: “Certo, perché la
Terra attrae la mela” Così Newton ottantenne, scoprì la teoria della
gravitazione. Ne consegue che in tutta la materia deve esserci un potere
attrattivo, proporzionale alla massa e inversamente proporzionale alla distanza.
La forza di gravità è la causa per cui rimaniamo a contatto col suolo e come la
terra giri intorno al sole descrivendo un’orbita ellittica.
gravitazione. Newton si fece una domanda: “Perché una mela cade sempre
perpendicolarmente al suolo? Perché non cade di lato o non sale, ma tende
costantemente verso il centro della Terra?”. La risposta: “Certo, perché la
Terra attrae la mela” Così Newton ottantenne, scoprì la teoria della
gravitazione. Ne consegue che in tutta la materia deve esserci un potere
attrattivo, proporzionale alla massa e inversamente proporzionale alla distanza.
La forza di gravità è la causa per cui rimaniamo a contatto col suolo e come la
terra giri intorno al sole descrivendo un’orbita ellittica.
La
luce. Newton intuì per primo che la luce (percepita bianca) era costituita da
raggi colorati. Decompose la luce servendosi di un prisma triangolare e ottenne
uno spetro o immagine di colori. Newton ipotizzò quindi che la luce fosse
composta da particelle di differenti colori, e che ogni colore viaggiasse con
una propria velocità, compresa tra quella del rosso (il più veloce) e quella
del violetto (il più lento).
luce. Newton intuì per primo che la luce (percepita bianca) era costituita da
raggi colorati. Decompose la luce servendosi di un prisma triangolare e ottenne
uno spetro o immagine di colori. Newton ipotizzò quindi che la luce fosse
composta da particelle di differenti colori, e che ogni colore viaggiasse con
una propria velocità, compresa tra quella del rosso (il più veloce) e quella
del violetto (il più lento).
L’arcobaleno,
ad esempio, è il risultato di un prisma naturale in grande scala. Le gocce
d’acqua sospese in aria possono comportarsi in modo simile ad un prisma,
separando i colori della luce per produrre lo spettro (o fenomeno) che è
appunto l’arcobaleno.
ad esempio, è il risultato di un prisma naturale in grande scala. Le gocce
d’acqua sospese in aria possono comportarsi in modo simile ad un prisma,
separando i colori della luce per produrre lo spettro (o fenomeno) che è
appunto l’arcobaleno.
“Non so come il mondo potrà giudicarmi
ma a me sembra soltanto di essere un bambino che gioca sulla spiaggia, e di
essermi divertito a trovare ogni tanto un sasso o una conchiglia più bella del
solito, mentre l’oceano della verità giaceva inesplorato davanti a me.” (Isaac
Newton).
ma a me sembra soltanto di essere un bambino che gioca sulla spiaggia, e di
essermi divertito a trovare ogni tanto un sasso o una conchiglia più bella del
solito, mentre l’oceano della verità giaceva inesplorato davanti a me.” (Isaac
Newton).
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