14 Ott Una crisi efficace di coppia
La crisi di coppia, spegnendo momentaneamente la passione, può preparare le condizioni
giuste per un rimpasto? Forse sì. Quando infatti la coppia è innamorata, l’anima dei due si
accende di passione. I partner commettono un errore di valutazione, credono che una crisi
di coppia sia impossibile, che la fiamma debba rimanere sempre accesa, forte e intensa.
Quando poi la persona che si ha accanto dimostra improvvisamente una certa freddezza,
c’è ribellione e ostinatamente si cerca, da una parte, di riportare nella coppia l’atmosfera
precedente. Ciò risulta difficile perché spesso la persona in crisi mette in atto
atteggiamenti di rifiuto ed esprime affermazioni comuni: “ormai è finito tutto, dovevi
accorgerti prima, non sento più niente per te”. Eppure una crisi di coppia, se viene
ammessa, può essere motivo di ripresa, rinnovamento.
L’efficacia della crisi
Leggo e riporto da web una riflessione sull’efficacia della crisi: “In realtà a volte questa
“sorpresa”, appunto la crisi di coppia è l’indizio di qualcosa che non ha funzionato prima,
più che di un cambiamento improvviso del partner. Ci sono stati segnali premonitori (frasi,
comportamenti, battibecchi, aggressioni) che, semplicemente, il partner non ha colto. Il
motivo? Ha iniziato a dare per scontata la relazione, a vederla come un’abitudine,
trascurando e innescando così anche un suo progressivo distacco di uno o ambedue i
partner. L’inizio della crisi di coppia va cercata quasi sempre nel passato. Ognuno
accumula più emozioni negative di quelle positive, poi sbotta in scelte e gesti
incomprensibili. Il malessere spesso s’accumula nella mente e cerca qualsiasi via d’uscita
con un litigio, un ricatto, un distacco dal partner”. (Stefania).
Vicinanza e distacco
In moltissimi altri casi invece è fisiologico che in una coppia si alternino momenti di grande
vicinanza ad altri di maggiore distacco, vissuti questi ultimi come crisi di coppia. Necessita
ricordare che qualsiasi rapporto è ricco quanto più conosce la varietà, cioè se non vibra
sempre sulle stesse note. In alcuni momenti prevale il calore e il coinvolgimento, in altri la
freddezza e il distacco e, a volte, si può affacciare anche la crisi. La cosa peggiore
sarebbe intervenire in questa preziosa alchimia cercando d’imporre, a tutti i costi, un
modello “di coppia sempre innamorata” Sta in questo “sempre” l’equivoco, come se la
storia di due persone avesse un solo capitolo. Sarebbe monotona, insignificante, un album
di foto deposto nel cassetto. Gli stati umorali alternati di coppia sono essenziali.
L’atteggiamento da adottare
Il primo passo da fare quindi in questi casi che si alternano di vicinanza e di distacco, è
accorgersi e non contrastarli e soprattutto non lamentarsene: s’innescherebbe solo una
catena di rivendicazioni e litigi. Al contrario la cosa giusta da fare è assecondare
l’andamento irregolare di ogni relazione accettando che possa arrivare una crisi di coppia,
vivendola però come una fase di rinnovamento e trasformazione del rapporto. Mi
preoccupano le coppie che affermano di non essere mai entrate in crisi e che per loro il
quieto vivere è diventato uno stile di vita. Spesso sono coppie abitudinarie, prive di
slanci emotivi positivi o negativi.
La possibilità di un nuovo incontro
Il filosofo francese M. E. de Montaigne scriveva: “La nostra vita è composta, come
l’armonia del mondo, di cose opposte e anche di toni diversi, dolci e aspri, acuti e bassi,
molli e gravi. Il musicista che prediligesse soltanto i primi, che musicista sarebbe? Bisogna
che se ne sappia servire nel complesso e amalgamarle…”. I momenti di distacco e
freddezza, se vissuti consapevolmente come “una fase” in cui le due anime si svuotano
l’una dell’altra, aprono la possibilità di un nuovo incontro ancora più ricco, perché liberato
dal peso di abitudini e automatismi, cioè di tutti quegli atteggiamenti che rischiano di
trasformare nel tempo la vita di coppia in una routine.
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