06 Ott ILSENSO DELLA VITA
La domanda che oggi trapassa il cuore delle giovani generazioni non riguarda più il senso
della vita, ciò che interessa alle nuove generazioni è come si vive. Il perché è una
domanda che non li sfiora. O meglio li accompagna ma non s’impone, emerge solo
quando la morte bussa alla porta in modo imprevisto e costringe a riflettere sul valore della
vita. È l’esito inevitabile di una cultura che ha soffocato la verità, ha sostituito il Mistero con
la tecnica, ha confuso il senso con il fare, l’avere. Non ci sono più certezze, siamo come
su una barca in mezzo al mare, non vogliamo sapere da dove veniamo e dove andiamo.
Per la maggioranza delle persone le condizioni del vivere sono più importanti della vita
stessa. Chi va nelle scuole a parlare della droga, scopre con sorpresa che i ragazzi non
reagiscono dinanzi all’esortazione che la vita non va sciupata; ma sono molto
impressionati quando si parla degli effetti che l’uso della droga lascia nel corpo: perdita dei
denti e dei capelli, ad esempio. Perché stupirci allora se, nonostante i continui spot, tanti
giovani mettono a rischio la vita correndo a folle velocità sulla strada, magari dopo una
notte passata in discoteca, tra musica assordante, alcol e sostanze stupefacenti? Perché
stupirci se aumentano le gravidanze e gli aborti delle adolescenti?
Se manca la ricerca di un ideale capace di dare valore all’avventura umana, quel che
rimane è cercare di rendere piacevole la vita. Forse ha pensato questo quel giovane di
buona famiglia che, in una calda notte d’estate, ha violentato una minorenne francese. È
accaduto a Capri. Forse era abituato ad avere tutto, ha scritto qualcuno, commentando
l’episodio. O forse, più semplicemente, pensava che fare sesso potesse aiutare a vincere
la noia. In fondo, voleva fare ciò di cui sentiva il bisogno.
Il disagio più profondo, nella società del benessere, è la fatica di vivere. I giovani e anche
gli adulti si sentono smarriti e insicuri dinanzi al futuro, vivono da estranei, come chi non
ha casa e neppure la cerca. “Cerco un senso alla vita anche se la vita non ce l’ha”, canta
Vasco Rossi. Ma perché perdere tempo a cercare quello che non c’è? Vasco non lo
spiega. Eppure è proprio questa ricerca che distingue l’uomo dagli altri esseri, nessuno
può soffocare il perché, prima o poi riappare come una domanda ineludibile. Vi sono
situazioni in cui la voglia di vivere non basta più, vogliamo sapere perché vale la pena
affrontare la vita, questa vita con le sue insanabili contraddizioni. Sono i momenti in cui ci
vorrebbe un amico, qualcuno che sappia dire, senza troppe parole, perché la vita ha
senso.
Educare le nuove generazioni oggi non vuol dire semplicemente dare regole, anzi sono
istintivamente ostili ad ogni tentativo di limitare la loro libertà. Occorre invece insegnare
loro il mestiere di vivere, un’arte da imparare giorno per giorno, con grande fatica. Non si
tratta solo di capire cosa fare ma perché impegnarsi e, soprattutto, in nome di chi. Chi
crede ha già una risposta e il dovere di farla risplendere. Per il bene di tutti. Per tutti gli altri
impegnarsi a vivere bene può avere come riferimento una vita personale più motivata, una
società più giusta.
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