LA BONTA’

LA BONTA’

Guardavo il mare della Sardegna: era azzurro con biancheggianti onde, vivo,
commovente. E come spesso capita in queste occasioni la mente si svuota
completamente per lasciare spazio a considerazioni di varia natura, nessun calcolo, solo
un naturale fluire di pensieri di desideri, di emozioni. Improvvisamente si presentò alla mia
mente una riflessione sulla bontà: “Il profumo dei fiori si diffonde solo nella direzione del
vento. Ma la bontà di una persona si diffonde in tutte le direzioni”. Mio Dio, il mondo ha
bisogno di questo profumo”.


Un valore quello della bontà che, forse, avevo frettolosamente archiviato, come se mi
avesse già portato tutti i suoi suggerimenti e insegnamenti, cosicché la mia mente
avesse la possibilità di occuparsi d’altro. Peccato che questa volta la fregatura è stata
veramente grande. Non riuscivo a staccarmi, il pensiero mi portava lontano nel tempo per
soffermare la mia mente sul volto di alcune persone buone. Le persone buone ci sono, ci
appartengono, s’incontrano e sono il regalo più prezioso da conservare nella propria
anima.

Lo so che spesso la bontà la si confonde con la dabbenaggine, lo afferma anche un noto
proverbio “più sei buono e più ti giudicano tonto”. Il buono spesso è stato identificato con
la persona debole, senza carattere, un individuo a cui va bene tutto e che non sa
distinguere la verità con la falsità. Eppure una persona buona è vera, solare nei rapporti,
disponibile verso le persone che soffrono, testimone del bene che fa bene. Non importa
come si è giudicati, importante è la consapevolezza interiore che questo sentimento ci
rende veri, fuoco che riscalda e luce che rischiara il proprio e altrui cammino.

Come è possibile che nella gente sia presente questa immagine negativa della persona
buona? Le persone buone infatti nella società sono spesso declassate, a volte anche
emarginate, ma forse alcuni motivi ci sono. Basta pensare alle trasmissioni televisive, ai
film, alla stessa politica dove si evidenzia il tipo di persona che vale: furba, scaltra,
sorniona, capace di farsi valere presentandosi agli altri doppia, viscida. I buoni, specie dai
media sono derisi, sottovalutati. Ultimamente sembra che qualcosa cambi, le persone
semplici e buone sono cercate apprezzate perché sono se stesse. La bontà è un valore
da costudire e promuovere, è un solido terreno sul quale costruire una vita migliore.

 Il nostro comportamento buono ha un impatto sulle nostre relazioni. D’altra parte, avere
un atteggiamento generoso ed essere onesti e altruisti sono caratteristiche che le persone
cercano per costruire un’amicizia a lungo termine o una relazione intima. Vivere con
persone buone è sentirsi sicuri. Del resto le relazioni sono un investimento importante, e
scegliere di vivere accanto a persone buone è il modo giusto per conseguire tale scopo.

Serve pertanto avere incontri con persone rette che ci fanno rilevare alcuni nostri
comportamenti negativi e ci palesano sentimenti di serenità, altruismo, tenerezza. Ancor
più necessita vivere in contesti sereni, solidali, altruistici. C’è in noi il bisogno di vivere tra
perone buone, anche se un velo di sfiducia allenta questa ricerca. Rimane tuttavia in noi
un forte desiderio d’incontrare persone di cuore. Per essere migliori? Certamente.

Penso che tutti dovremmo essere entusiasti ricercatori delle persone buone e di
ambienti in cui la bontà è vissuta. Lasciarci, ad esempio, contagiare dalla bontà dei
bambini. In loro la bontà è presente come verità innata. Le loro azioni mostrano la
loro bontà, le loro virtù sorgono in maniera spontanea perché amano senza paura. Il
loro segreto è donare senza aspettarsi nulla in cambio ed essere connessi con se
stessi e con chi hanno intorno, per dare amore a chi li circonda.

Scrissi un pensiero su Facebook su questa ventata di bontà propria dei piccoli. Mi
piacciono i bambini, sanno amare senza dubitare, abbracciano improvvisamente, ridono
spontaneamente, fanno chiazzo per esserci, partecipare, assommano i sogni e li credono
possibili, non arrivano a fare alcune cose, ma ci provano, giocano senza mai guardare
l’orologio, sorridono e piangono con lo stesso stato d’animo. E quando vengono affidati al
sonno è come se il mondo avesse perso un po’ del suo splendore. Mi piacciono i bambini,
sono una ventata di fresco in questo sferzante gelo, uno squarcio di luce sotto questo cielo
plumbeo.

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