I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’

I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’

L’opinione di Don Chino
2015-07-30 17:33:38

Ricordiamo un altro grande uomo che coltivava desideri di fratellanza tra i popoli, il Presidente degli Sati Uniti che aprì le porte sul mondo affinché ogni uomo potesse demolire i muri che impedivano un’umanità nuova, libera dalle spaccature politiche e schiavitù.
Ricordiamo un altro grande uomo che coltivava desideri
di fratellanza tra i popoli, il Presidente degli Sati Uniti che aprì le porte
sul mondo affinché  ogni uomo potesse
demolire i muri che impedivano un’umanità nuova, libera dalle spaccature
politiche e schiavitù.

  

JOHN
FITZGERALD KENNEDY – “ICH BIN EIN BERLINER”

 

 

  

”Ich Bin ein berliner”, io sono un berlinese. È la
frase che grida dal podio John Fitzgerald Kennedy durante la sua storica visita
a Berlino Ovest, il 26 giugno 1963. Parole d’indignazione per il muro che da
pochi anni divide la città, ferità insanabile, segno tangibile della divisione
tra Est e Ovest. Una frase storica per gridare contro l’assurdità e
l’irrazionalità dei toni che sta assumendo la Guerra Fredda, una
frase pronunciata da quello che ancora oggi rimane il Presidente più
carismatico della storia degli Stati Uniti d’America. Quel muro della vergogna
nel 1998 sarà abbattuto. Le parole di John Kennedy rimasero nella memoria dei
popoli come monito a eliminare tutte le barriere e divisioni.

  

“Duemila anni fa, il più grande orgoglio era dire
“civis Romanus sum”. Oggi, nel mondo libero… il grande orgoglio è dire: “ich
bin ein Berliner” (io sono berlinesie). La libertà è indivisibile e quando un
solo uomo è reso schiavo, nessun è libero. Ogni uomo libero, ovunque viva, è
cittadino di Berlino. E dunque, come uomo libero, sono orgoglioso di dire io
sono berlinese”.

 

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