07 Ago I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Anna Frank
L’opinione di Don Chino
2016-11-08 20:11:26
Anne Frank nasce il 12 giugno 1929 nella città tedesca di Francoforte sul Meno, dove la famiglia del padre risiede già da generazioni.
Anne Frank
nasce il 12 giugno 1929 nella città tedesca di Francoforte sul Meno, dove la
famiglia del padre risiede già da generazioni. Margot, la sorella, ha tre anni
e mezzo più di Anne. La crisi economica, la salita al potere di Hitler e i
crescenti sentimenti antisemitici pongono fine alla serenità della loro vita
familiare. Otto Frank e la moglie Edith decidono, come molti altri ebrei, di
lasciare la Germania, migrare in America, ma fu loro impossibile.
Il padre Otto avvia un’attività imprenditoriale
ad Amsterdam. La famiglia trova un’abitazione in Merwedeplein. Le bambine
frequentano la scuola, Otto è molto impegnato nella sua azienda ed Edith si
occupa delle figlie e delle faccende
domestiche.
Per qualche
tempo vi è ancora la speranza che l’Olanda non venga coinvolta nel conflitto,
ma il 10 maggio 1940 le truppe tedesche invadono il paese. Cinque giorni più
tardi l’Olanda si arrende e viene occupata. Ben presto vengono introdotti
provvedimenti antisemitici. La libertà di movimento degli ebrei viene sempre
più limitata, Anne e Margot devono frequentare una scuola ebraica e Otto non
può più essere il proprietario della sua azienda.
Dopo il
fallimento di alcuni tentativi di emigrare negli Stati Uniti, Otto ed Edith
Frank decidono di nascondersi. Otto allestisce un nascondiglio nella casa sul
retro dell’edificio in Prinsengracht 263 che ospita la sua impresa. Essi devono
essere sempre molto silenziosi, hanno spesso paura e trascorrono il tempo
insieme meglio che possono. Si procurano il cibo, abiti e libri tramite amici
che rappresentano per loro l’unico legame con il mondo esterno.
Poco prima
di entrare in clandestinità, Anne riceve un diario in dono per il suo
compleanno. Inizia immediatamente a scrivere e durante il periodo trascorso nel
nascondiglio annota gli avvenimenti dell’Alloggio segreto e parla di sé. Il
diario le è di grande conforto. Anne scrive anche brevi racconti e tiene nota
delle citazioni di scrittori famosi in uno speciale quaderno delle “belle
frasi”.
Quando il
ministro dell’istruzione olandese lancia un appello tramite l’emittente
radiofonica inglese, chiedendo di conservare i diari del periodo di guerra,
Anne concepisce l’idea di trasformare il suo diario in un romanzo dal titolo
“L’Alloggio segreto”. Inizia perciò a riscrivere interi brani, ma
prima di poter portare a termine questo proposito viene scoperta insieme agli
altri clandestini e arrestata.
Il 4 agosto
1944 i Anne viene arrestata e deportata con i suoi famigliari ad Auschwitz;
alcuni amici che li hanno protetti sono internati nel campo di Amersfoort. Nonostante un’approfondita inchiesta non si è
mai saputo come sia stato scoperto il nascondiglio. Dal capo di concentramento
si salvò solamente il padre Otto Frank che consegnò poi il diario della figlia
nel 1947 per essere pubblicato.
Grazie al Diario di Anne Frank ci viene quindi
offerta l’impagabile testimonianza storica della condizione degli ebrei perseguitati dal nazismo, ma
anche la storia di una giovane
adolescente nel corso della sua formazione e del suo ingresso nella
vita. La personalità della protagonista è, nonostante la sua giovane età, già formata e ben delineata. Anna
racconta quello che vede e quello che vive, dalla corsa sotto la pioggia verso
l’alloggio segreto al divieto di avvicinarsi alle finestre per ben due anni
consecutivi, alle piccole meschinità e alle grandi fragilità che la
clandestinità genera negli uomini che la vivono. Con il suo diario diviene maestra di umanità.
“Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una
terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso
percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù,
penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che
ritorneranno la pace e la tranquillità”. (Anne Frank)
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