07 Ago I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’- Clara Eissner Zetkin
L’opinione di Don Chino
2017-04-13 11:02:08
Clara Eissner Zetkin, nata a Wiederau, 5 luglio 1875, morta a Archangel’skoe
Clara
Eissner Zetkin, nata a Wiederau, 5 luglio 1857, morta a Archangel’skoe, 20 giugno 1933, è stata una politica tedesca.
Fu esponente socialista e combattente per i diritti delle donne. Visse battendosi per
l’emancipazione femminile e teorizzò la liberazione delle donne dalla
sudditanza maschile come parte fondamentale dell’emancipazione del
proletariato. Scrisse “La questione femminile e la lotta al revisionismo”.
La
socialdemocratica tedesca Klara Zetkini,
decise di istituire l’8 marzo la
“Giornata internazionale della donna”. Scopo dell’iniziativa era
quello di ottenere per le donne parità di trattamento rispetto agli uomini. In
particolare, le socialiste chiedevano l’estensione del diritto di voto.
In seguito alle
leggi antisocialiste, promulgate nel 1878 dal Cancelliere Otto von Bismarck,
Clara si trasferì a Zurigo e poi, nel 1882, a Parigi. Qui adottò il cognome del
suo compagno, il russo Ossip Zetkin, il quale morì nel 1889. Successivamente,
Clara si sposò con l’artista Geog Friedrich Zundel. Sono questi gli anni
di rifondazione dell’Internazionale socialista, la cosiddetta “Seconda
Internazionale”, nella quale Clara Zetkin svolse un ruolo importante.
Impegnata
nella battaglia per l’emancipazione della donna, scrisse La questione femminile
e la lotta al revisionismo, anticipò le rivendicazioni che oggi vanno sotto il
nome di “pari opportunità”, si batté per il suffragio universale di
entrambi i sessi. Nel 1907, assunse la direzione dell’Ufficio per le
politiche femminili da dove diede impulso alla Giornata Internazionale della
Donna, l’8 Marzo.
Sulla scelta
dell’ 8 Marzo come ricorrenza, le opinioni, però, divergono. La tradizione
socialista afferma che la scelta fu fatta per richiamare il grande sciopero
dell’8 Marzo del 1848, quando le lavoratrici dell’industria
dell’abbigliamento di New York proclamarono uno sciopero cui parteciparono
trentamila donne: la più gigantesca manifestazione femminile che si fosse
mai avuta negli Stati Uniti. Le scioperanti reclamavano il rispetto dei loro
diritti politici e sociali: diritto al voto, riduzione dell’orario di lavoro,
dalle 12 alle 8 ore, il riposo settimanale, un regolare contratto e una
retribuzione rispondenti agli accordi sindacali.
Durante la
Prima guerra mondiale, Clara Zetkin fu tra i più attivi critici della cosiddetta
“Burgfrieden”, la politica di collaborazione adottata dalla Socialdemocrazia
nel periodo bellico. Tra le varie iniziative antimilitariste, Clara organizzò,
nel 1915, la Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste contro la Guerra.
A causa di questa manifestazione, fu imprigionata. Nel 1916, fu tra coloro
che abbandonarono l’Spd e diedero vita al Partito socialdemocratico tedesco
indipendente, Uspd. Nel 1919, fu tra i fondatori del Partito comunista
tedesco, Kpd, del quale fu deputata dal 1920 al 1933.
Dal 1921 al
1933, fu membro del Comitato esecutivo dell’Internazionale comunista, il
Komintern, e, dal 1925, presidente della Rote Hilfe, il Soccorso rosso. All’avvento
del Nazismo, fuggì in Unione Sovietica, dove morì nel 1933 ad Achangelskoe,
vicino a Mosca. È sepolta sotto le mura del Cremino.
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