07 Ago I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Eleanor Roosevelt
L’opinione di Don Chino
2017-08-02 13:42:22
Anna Eleanor Roosevelt nasce a New York il giorno 11 ottobre 1884.
Anna Eleanor Roosevelt
nasce a New York il giorno 11 ottobre 1884. La giovane Eleanor rimane presto
orfana e in seguito alla morte dei genitori, viene cresciuta a Tivoli, New
York, dalla nonna materna. L’ambiente familiare in cui si ritrova non è proprio
favorevole: spesso le viene manifestata ostilità. In tale ambito domestico, in
occasione di una festa natalizia, incontra il cugino e futuro marito Franklin
Delano Roosevelt.
Con l’incoraggiamento
della zia Bamie, Eleanor fu mandata ad Allenswood, una scuola femminile nei
dintorni di Londra, dove studiò dal 1899 al 1902. Qui conobbe Mademoiselle
Marie Souvestre, sua insegnante, che ebbe su di lei notevole influenza. La
Souvestre era interessata alle cause liberali e alla questione femminile.
Eleanor definì la Souvestre come una delle persone che ebbero maggiore
influenza nella sua vita. Nel 1902 incominciò a vedersi con il cugino Franklin,
studente di Harvard, frequentazione che proseguì sino al fidanzamento, nel
novembre 1903.
Sara Ann Roosevelt, la
madre di Franklin, contraria al matrimonio, riuscì a farlo rimandare e nel vano
tentativo di far dimenticare Eleanor al figlio, lo spedì a fare un lungo
viaggio con gli amici che durò 16 mesi. Tuttavia la maggior parte della
famiglia era favorevole all’unione. Il sostegno maggiore venne dallo zio
Theodore, che scrisse una lettera a Franklin sostenendolo nella sua scelta.
Il 17 marzo 1905
Eleanor e Franklin si sposarono. Dal matrimonio nacquero sei figli.
La madre di Franklin,
futuro presidente degli Stati Uniti, non aveva visto di buon occhio il
matrimonio di suo figlio con Eleanor, che considerava timida, non
particolarmente carina e poco esperta della vita. Eleanor lasciò che mamma Sara
dominasse completamente il primo periodo della sua vita coniugale, sebbene la
rendita di Eleanor al momento del matrimonio fosse di poco inferiore a quella
del marito e la coppia non avesse dunque alcun bisogno del supporto economico
offerto dalla suocera.
Il punto di svolta
nella vita di Eleanor ebbe luogo nel 1921, quando il marito contrasse la
poliomelite e rimase paralizzato alle gambe. Fu a questo punto che la
personalità di Eleanor si impose finalmente su quella della suocera, la quale
invitava il figlio a ritirarsi dalla vita politica e a rassegnarsi al suo
destino. Eleanor invece convinse il marito ad andare avanti e divenne “le gambe
e le orecchie” del marito, conquistandosi uno spazio personale di azione. Dopo
che Franklin fu nominato governatore di New York nel 1928, lei cominciò a
presenziare le visite a case, ospedali e prigioni per conto del marito.
L’incoraggiamento
costante di Eleanor permise a Franklin di tornare alla politica e vincere il
governatorato di New York (1929-1933). Quando Franklin fu eletto alla presidenza (1933-1945) Eleanor
divenne la prima first lady attivista. Con conferenze stampa e la sua rubrica
quotidiana mantenne un contatto con il pubblico circa le politiche sociali della
Casa Bianca. Convinse il marito a creare
il National Youth Administration (NYA), che ha fornito aiuti finanziari agli
studenti e la formazione professionale per giovani uomini e donne.
La sua preoccupazione
per i neri americani, la spinse a lavorare a stretto contatto con
organizzazioni come l’Associazione Nazionale per il Progresso della Gente di
Colore (NAACP) e nel 1939 si dimise dalle Figlie della Rivoluzione Americana in
segno di protesta poiché l’associazione rifiutò il permesso di cantare nella
propria sala concerto di Washington alla cantante nera Marian Anderson.
Quando Franklin D. morì
nel 1945, il ruolo di Eleanor Roosevelt, come first lady era finito ma non si
ritirò a vita privata e il nuovo Presidente, Harry Truman, che salì alla Casa
Bianca dopo la morte di Franklin nel 1945, le chiese di diventare
rappresentante per i Diritti Umani presso la Commissione delle Nazioni Unite.
La Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani ha affermato la vita, la libertà e l’uguaglianza a
livello internazionale per tutte le persone indipendentemente dalla razza,
credo o colore. Il retaggio delle parole di Eleanor e delle sue opere compare
nelle costituzioni di molte nazioni, ed in un corpo di leggi internazionali in
evoluzione che ora protegge i diritti degli uomini e delle donne in tutto il mondo.
Fino alla sua morte,
che giunse il 7 novembre 1962 a 78 anni, continuò a dare il suo appassionato
appoggio alla causa dei diritti umani.
“Ieri è storia. Domani
è mistero. Oggi è un dono.” (Eleanor Roosevelt)
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