I papà ci vogliono

I papà ci vogliono

Pensaci Su…
2015-03-22 07:56:17

Il 19 marzo era la festa dei papà. Sono ormai parecchi i papà eliminati, espulsi dal campo. Forse non giocano bene o qualcuno ha pensato di mandarli in tribuna per non averli tra i piedi
Il 19 marzo era la festa dei papà. Sono ormai parecchi
i papà eliminati, espulsi dal campo. Forse non giocano bene o qualcuno ha
pensato di mandarli in tribuna per non averli tra i piedi. Sta di fatto che le
famiglie orfane di padre-vivente, sono in aumento. La famiglia senza il padre è
perdente, anche se la madre pensa di sostituirlo. Ora sembra che qualcosa
cambi, si vuole riportare il padre in campo e valorizzare la sua presenza in
famiglia. Infatti la paternità è ricercata, anche da quelle donne sole o con un
matrimonio fallito. Le mamme incominciano a capire che il padre ha una sua
identità importante che nessuna donna può sostituire o imitare. Alcune volte è
stata la mamma a escludere il papà dal rapporto con i figli, altre volte si è
escluso da solo.

 

  

Difficoltà
da superare

  

Ora l’affermazione dell’identità paterna presenta
alcune difficoltà. I papà che vogliono emergere e assumersi le responsabilità
educative dei figli, sono privi di un’esperienza diretta con il proprio padre.
Sono cresciuti nella loro famiglia d’origine con un papà tutto lavoro e quasi
completamente estraneo alle problematiche educative. Essi quindi hanno
considerato e stimato la loro mamma che considerava la famiglia il proprio
regno e non concedeva facilmente spazi autorevoli al marito. Questo passato
familiare, non è facile da smaltire dalla psiche dei nostri papà. Non esiste
inoltre una cultura che sia capace di promuovere l’identità paterna e renderla
visibile e credibile ai figli. Occorre quindi una evoluzione culturale fatta di
iniziative e proposte per far conoscere il ruolo paterno nello sviluppo
complessivo della personalità del figlio.

  

L’esclusione del padre

  

La mamma, tuttavia, non apre facilmente le sue braccia
per lasciare che la spinta o l’urto del papà butti il figlio nella storia e lo
faccia partecipe. Ella pensa che la presenza del padre, limiti il suo potere
sul figlio e la escluda, ridimensionando i suoi compiti. Non è così. La donna
deve capire che la presenza autorevole del padre, non vale solo per i figli, ma
anche per lei. La famiglia non può essere un luogo privo di regole e di
finalità concordate e da raggiungere. Il padre assente o estromesso dalla
famiglia per motivi di lavoro, di matriarcato dominante ed altro, espone la
mamma e i figli a forme di convivenza di tipo edipico. Ci si chiede: siamo
pronti a far emergere nel contesto familiare l’identità paterna? Mamma e figli
sono disposti a un cambiamento radicale e qualitativo? Non è facile rispondere,
anche perché i risultati che ne derivano sono tutti da verificare.

  

Vantaggi della presenza  paterna

  

L’identità paterna nel contesto familiare facilita
l’intesa, promuove la partecipazione alla convivenza, corregge il permissivismo
e prepara la famiglia ad essere se stessa. Pure l’identità materna che riconosce
il ruolo del padre si delinea nei suoi tratti essenziali ed esce da una visione
tipicamente compensativa e di fusione nel rapporto con i figli. Gli stessi
figli più facilmente trovano la loro autonomia e capacità di conseguire scelte
personali e significative. Questi risultati sono importanti e vanno tenuti
presenti. Ecco perché quel padre buttato fuori dalla porta, conviene che entri
dalla finestra.

 

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