25 Nov Il mio supereroe: mia mamma
Spesso nel corso della nostra vita ammiriamo supereroi che trattiamo come idoli,
seguiamo il loro esempio utilizzandoli come modelli a cui ispirarci per essere migliori.
Spesso questi supereroi esistono solo nella finzione di un film o di un fumetto.
Dimentichiamo che i veri supereroi non sono mascherati e non indossano un costume,
dimentichiamo che l’eroina più importante della nostra vita è quella donna che ci ha
portato in grembo e che resta sempre al nostro fianco, la mamma. Mattia, una giovane di
23 anni ha voluto condividere con altri figli il valore di sua mamma con una commovente
lettera pubblicata online. La riporto.
Cara mamma
“Ogni ragazzo ha il suo supereroe preferito. Quando avevo sette anni, ero pazzo per
Spider-Man. Avrei voluto essere come lui, lanciare ragnatele e lottare contro la criminalità.
Ci sono voluti tanti anni per rendermi conto che il supereroe più forte davanti ai miei occhi
per tutta la mia vita sei tu mamma. Ho fatto un passo indietro nel tempo e ho analizzato la
tua presenza mamma giorno dopo giorno e mi resi conto come nelle difficoltà, negli alti e
bassi, e tutti i problemi della mia storia, le tue parole, il tuo sguardo, i tuoi richiami esigenti
e forti hanno contribuito a farmi diventare la persona che sono oggi.
Oggi io scrivo questa lettera per farti sapere mamma quanto sei importante per me e
spero che leggendola molti altri figli e figlie abbiano le mie stesse emozioni. Mamma vorrei
averti vicina per sempre, ma purtroppo so che questo non è possibile. Tu mi sei sempre
rimasta vicina in ogni momento: nelle recite scolastiche, nelle partite di calcio, nelle cotte
adolescenziali, nei momenti facili e difficili. Molti bambini crescono senza l’amore e senza
le attenzioni che tu hai dato a me. Vorrei poter condividere anche una piccola percentuale
di amore incondizionato che mi hai regalato con tutti questi piccoli privi di un abbraccio
materno.
Tu mamma sembri “vestire” alla perfezione un numero infinito di ruoli: tu sei la custode, la
migliore amica, l’insegnante, l’educatrice e la lista può andare avanti. Ci sono stati
momenti in cui non ti capivo, solo ora comprendo che tutto quello che facevi lo facevi per
me.
Mi hai detto tanti sì, ma anche tanti no. Mamma, coloravo con il tuo aiuto i molti fogli,
immaginavo persino di volare e tu mi permettevi di essere creativo, sognatore. Mi hai
mostrato come trattare gli altri con gentilezza, compassione e amore. Tu mi hai reso una
persona capace di esprimere le mie emozioni, senza paura di essere considerato dagli
altri, debole, timoroso. Mi ha fatto diventare un uomo in grado di amare la mia donna e
rispettarla. Anche ora nella mia mente ci sei con i tuoi consigli che orientano le mie scelte.
Mi prometto di insegnare ai miei figli gli stessi valori che tu e papà mi avete trasmesso con
semplicità e buon esempio.
So che non sono stato il miglior figlio del mondo. Ti ho fatto arrabbiare, ti ho fatto venire
mal di testa e detto frasi che non avrei voluto dirti. Nonostante ciò sei sempre stata
orgogliosa di me, hai gioito dei miei successi e accettato i miei fallimenti. Mi hai sempre
spinto a seguire i miei sogni, a superare gli ostacoli. Hai sempre creduto in me, anche nei
momenti in cui nemmeno io credevo in me stesso.
Tu mamma sei il mio sostegno interiore a cui ricorro quando ho bisogno di essere
rassicurato. Spero che tu possa guardare l’uomo che sono diventato ed essere orgogliosa.
Sì, ci sono tante persone che devo ringraziare, tante persone che mi hanno fatto diventare
l’uomo che sono oggi, ma tu sei la prima che merita la mia gratitudine. Non pensare mai di
non aver fatto abbastanza per me, non avere rimpianti. Tu sei l’incontro più bello che mi
sia capitato nella vita, sei il mio supereroe preferito.
Faccio mie le parole della scrittrice Silvia Nelli come omaggio a te che sei la mia mamma:
“Le chiamano mamme ma sono molto di più. Loro sono l’appoggio, il dolce e caldo rifugio.
Sono donne ma non solo donne, sono coraggio, forza e determinazione. Le
chiamano mamme, ma dietro questo nome si celano milioni di piccole e grandi qualità.
Hanno sempre quella forza indescrivibile, hanno sorrisi anche dietro alle lacrime. Restano
in piedi anche dopo notti insonni. Restano sempre per amore, restano anche dove c’è
poco da prendere ma tanto da dare. Le chiamano mamme e io sono una di loro. Io sono
tra quelle donne che nella vita hanno provato la gioia di guidare i passi della parte più bella
di sé: un figlio.” Con infinito amore dal tuo fan numero uno, Mattia”.
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