07 Ago L’ ONESTA’
Pensaci Su…
2017-06-14 10:11:07
Ho letto recentemente una considerazione dello scrittore statunitense Henry Louis Mencken:
Ho
letto recentemente una considerazione
dello scrittore statunitense Henry Louis Mencken: “La differenza fra un
uomo rispettabile e un uomo onesto sta
nel fatto che quest’ultimo rimpiange di aver compiuto un’azione indegna, anche
quando essa ha dato buon frutto e lui non è stato scoperto”.
La
frase è un vigoroso attacco contro ogni
ipocrita rispettabilità fatta di sole apparenze e opportunità. Lo scrittore
aveva di mira gli stereotipi mentali e moralistici e il fariseismo puritano di
allora. La sua distinzione tra uomo rispettabile e uomo onesto è
inesorabilmente confermata nella storia, a partire dalla parabola del fariseo e
del pubblicano.
Vorrei, però, mettere l’accento su un altro
aspetto significativo. La vera moralità si misura proprio nel tempo del
successo. In quel momento, infatti, è facile essere tentati di considerare la
fortuna come ricompensa divina. In tal modo, si mette la sordina sui mezzi
adottati, si stende un velo sui compromessi a cui si è andati incontro, si
tende a giustificare ogni violazione della correttezza e della stessa morale.
Io ho sempre ritenuto l’onestà un valore molto importante, ma,
purtroppo, col tempo mi sto rendendo conto che, come diceva Giovenale,
“L’onestà è lodata da tutti, ma muore di freddo”. Pertanto, mi
chiedo: l’onestà, oggi, è ancora un valore? Cari ragazzi e giovani , partiamo
dal principio che con il termine
“valore”, intendiamo l’importanza morale che un’azione ha in se
stessa o che le viene attribuita da chi la considera tale.
Con il
termine “morale” invece
vogliamo esprimere ciò che riguarda i costumi, il modo di vivere
e la condotta che ci aiuta a distinguere
il bene dal male. E con il termine “onestà”? Questo
termine ha la stessa radice latina di
“onore”, ossia di dignità e ci dà la misura della nostra lealtà e trasparenza.
Le
persone oneste vivono rettamente i rapporti famigliari, amicali, non rubano,
non danneggiano la natura i beni in comune , non traggono vantaggi o favoritismi per quello che fanno.
Stimano gli altri ,operano lealmente per il loro bene, senza distinzioni
culturali o religiose.
Cari
ragazzi e giovani, osservando una vecchia foto da bambino, mi è venuto da
pensare che ci sono luoghi meravigliosi che non hanno tempo, fatti di colori e
passioni, straripanti di incantevoli bellezze e di assolute originalità. Sono il luogo dove sono nato, che incontro,
insieme al mio animo, dentro il soffio della mia vita. Sono luoghi tra la mia
povera casa e la chiesa dove ho appreso che la “persona onesta va in capo al
mondo”. Cioè va con la testa alta da tutte le parti. Me lo diceva mia madre.
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