07 Ago L’uomo più ricercato: Il papà
Pensaci Su…
2016-07-19 14:56:15
Il papà è sempre presente nella psiche dei figli: da piccoli come bisogno, da grandi come appartenenza.
Il papà è sempre presente nella psiche dei
figli: da piccoli come bisogno, da grandi come appartenenza. I piccoli cercano
il papà, i grandi si confrontano. C’è in questa coppia un legame di reciproca
fiducia. Andrea confidò al suo amico; “Mio papà ritorna”. Conoscevo la famiglia
del piccolo Andrea, mi sono chiesto: “Come mai confida una notizia non vera?”.
Poi immediatamente compresi che quel “il mio papà ritorna”, era solamente un
desiderio, un’attesa che coltivava in sé il bambino. I bambini soprattutto sentono
il bisogno del papà e se è separato dalla mamma lo immaginano unito; parlano
agli insegnati del loro papà che rientra in casa per giocare con loro, che esce
insieme alla mamma a fare la spesa e che persino ricevono da lui alla sera il
saluto della buona notte. Quanta fantasia! Utile però per riempire un vuoto
interiore.
La fantasia dei bambini non va mai delusa.
Lasciamoli vicino al loro papà, sognino di stare con lui, verbalizzino persino
questo desiderio, specie in quelle coppie che dopo la separazione si escludono
a vicenda e penalizzano gravemente i sentimenti del loro bambino o bambina
verso il papà. I bambini, del resto, non
capiscono perché il papà sia andato ad abitare in un’altra casa, non apra più
la porta, non entri per corrergli incontro.
Malvolentieri trascorrono il fine settimana
nella nuova casa del papà senza la mamma, magari con un donna che fa le veci
della mamma. Non comprendono nemmeno come mai non possono andarci a trovare il
papà con la mamma. Per non essere sottoposti quando ritornano dalla mamma a una
specie di interrogatorio su come è andata, cosa il papa ha e fatto con loro e
di che cosa hanno parlato. Ecco perché Andrea si rifugia nella sua testa e lì
fa passare come su una moviola immagini, ricordi del passato rendendoli
presenti. Il tempo non esiste più per Andrea, suo papà è ritornato, è in lui…
I figli non separano mai i genitori nella loro
piccola testa. Sono sempre insieme e, dividerli da questo meraviglioso mondo
interiore, è una violenza psichica che, in parte, leniscono con la loro
dinamica immaginazione. Il papà c’è sempre nella mente dei piccoli! Eviti
pertanto la mamma di cancellare questa immagine paterna, ignorando il padre,
denigrandolo, contrapponendolo al nuovo compagno. Nei bambini il loro papà non
è sostituibile con un nuovo papà o da una mamma onnipotente che crede di
poterlo eliminare, svalutare, dividere dai figli. Si è parlato molto poco del
papà come presenza indispensabile nella crescita dei figli. Parliamone!
Mi piace riportare quanto papa Francesco ha
detto in una delle sue straordinarie catechesi sulla famiglia, tratteggiando il
ruolo del padre oggi. “Il padre che sa correggere senza avvilire, è lo
stesso che sa proteggere senza risparmiarsi”. I figli hanno bisogno di
trovare un padre che li aspetta quando tornano a casa con qualche problema.
Faranno di tutto per non ammetterlo, per non darlo a vedere, ma ne hanno
bisogno. Il non scorgere il loro papà che li aspetta quando escono dalla
scuola, dal catechismo, dalla piscina, dal campo sportivo è davvero un colpo al
cuore che apre in loro ferite difficili da rimarginare.
Spesso osservo i bambini con i loro papà giocare fino a quando è buio. Penso
ai papà assenti che hanno i loro figli solo nel pensiero e non vicino. Alla
domanda del loro bambino perché tu papà non viene a giocare con me? Alcuni li dicono che non hanno tempo, altri
promettono di esserci molto presto, altri ancora non rispondono e cercano di
nascondere i loro occhi bagnati dietro a un giornale. I papà soffrono il
distacco dai figli, non sempre lo si ammette. I figli li chiamano vicini
sintonizzando la loro testa sul canale “papà”.
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