Origgio in visita

Origgio in visita

Dicono di noi
2014-01-14 16:36:33

L’oratorio di Origgio, in provincia di Varese, ha organizzato un incontro con i ragazzi della comunità di Siziano. Tra preghiere, dibattito e l’immancabile partita di calcio è stato un pomeriggio di riflessione ed allegria, giudicato molto utile dai ragazzi dell’oratorio e dai genitori che li hanno accompagnati

Quello che segue è il resoconto di un incontro organizzato
dall’oratorio di Origgio (Va) con la nostra comunità di Siziano. Vogliamo, da
parte nostra, ringraziare i catechisti e don Pierangelo per la bella giornata
assieme.

“Don Pierangelo e i catechisti dei ragazzi di seconda e
terza media, con i catechisti degli adolescenti e giovani, hanno organizzato una
giornata insieme ai giovani della Comunità di Siziano. Ci era sembrato
importante, però, che a questa giornata potessero partecipare anche i genitori
dei ragazzi, poiché pensavamo che tale occasione fosse molto utile ed
interessante anche per loro. L’adesione è stata massiccia: siamo partiti circa
in cento dalla piazza di Origgio.

Arrivati in comunità, dopo un minimo di presentazioni, ci
siamo ritrovati tutti insieme per partecipare alla Santa Messa celebrata da don
Pierangelo. Terminata la celebrazione, essendo in tanti, ci siamo divisi in tre
gruppi e alcuni ragazzi della Comunità ci hanno fatto fare un giro per la
struttura, mostrandoci la fattoria, il panificio, il caseificio e spiegandoci
quelle che sono le attività che si svolgono quotidianamente. 

Alle 12,30, tutti nel refettorio a condividere un pasto a
buffet. Un  pranzo molto curato che aveva
il suo pezzo forte nel vitello tonnato, preparato dal cuoco che oltre alla
carne ha cucinato anche noi… tra un attimo vi raccontiamo perché.

 

Epico scontro

Dopo il pranzo è arrivato il momento della partita di calcio
tra i ragazzi nostri e di Siziano.  La
partita comincia e dopo pochi minuti l’oratorio di Origgio passa in vantaggio…
Origgio 1 Siziano 0.  Passano circa venti
minuti e gli Origgiesi cominciano a fare pressione su Pino, il coordinatore che
nell’occasione era anche arbitro a bordo campo, perché la partita finisse prima
possibile. Lui però è stato inflessibile: “… No, no si va avanti…” e così la
partita è finita con il risultato di 4-1 per i ragazzi della comunità. Il
mattatore è stato proprio il cuoco, che non solo sa cucinare molto bene ma si è
dimostrato anche un ottimo centravanti. A onore del vero dobbiamo dire che il
risultato per noi di Origgio non è stato più pesante solo perché a proteggere
la nostra porta c’era il Buffon della comunità di Siziano, un grandissimo
portiere.

 

Il confronto

Eccoci così arrivati al momento forte. Insieme a don Mario,
Pino e Claudio avevamo pensato a due momenti 
di confronto: un gruppo seguito da Claudio e alcuni ragazzi che hanno
portato la loro esperienza di vita con i genitori; l’altro seguito da Pino e
altri ragazzi  con i nostri adolescenti e
giovani. Nei gruppi sono state affrontate tematiche relative alle dipendenze,
ovviamente con un taglio per i genitori nel primo gruppo, più orientato ai
giovani nel secondo. Sono stati momenti molto importanti e di grande valore, in
particolare perché si è trattato di lezioni di vita raccontate direttamente da
chi le ha vissute. Sono state parole che nessuno ha potuto contestare o
minimizzare perché non si è parlato di teoria, ma di esperienze reali. Al
termine, prima della merenda, abbiamo avuto la possibilità di acquistare i
prodotti fatti dalle varie comunità e mentre alcuni facevano la spesa, con
altri ci siamo scambiati alcune impressioni sui due incontri. La risposta è
stata molto positiva, sia da parte dei ragazzi sia da parte dei loro genitori.
Con enorme piacere abbiamo potuto constatare l’interesse per la giornata: la
domenica successiva siamo dovuti tornare su alcuni contenuti trattati il 10
novembre proprio su invito dei ragazzi.

Vorremmo, a conclusione, ringraziare don Chino e don Mario
per l’opportunità che ci hanno dato, Pino e Claudio per l’impegno
nell’organizzazione e gestione dei vari momenti, tutti i ragazzi che con molta
forza, enorme coraggio e sensibilità ci hanno aiutato a crescere facendoci
comprendere un po’ di più i rischi e i pericoli delle dipendenze”.

 

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