07 Ago Un Natale sobrio, che bello!
Pensaci Su…
2015-12-16 17:36:41
Mi sono chiesto: come mai i politici che alzano e rialzano i toni, si scontrano, fanno a gara primeggiare, non parlano mai ai cittadini di sobrietà, in un momento in cui la crisi economica sembra allentata ma non ancora vinta?
Mi sono chiesto: come mai i politici che alzano e
rialzano i toni, si scontrano, fanno a gara primeggiare, non parlano mai ai
cittadini di sobrietà, in un momento in cui la crisi economica sembra allentata
ma non ancora vinta? Forse la sobrietà o capacità di
vivere con l’essenziale fa paura? Ci siamo un po’ tutti abituati
all’abbondanza. Spesso nella nostra mente s’affacciano pensieri di privazioni e
di sofferenze e facciamo dietrofront, ci rifugiamo nel sogno di un futuro economicamente
migliore.
a parere degli esperti, necessita l’educazione alla sobrietà, cioè vivere bene
pur disponendo di meno. Basta ridare ai beni il loro giusto valore e
soprattutto tornare a porre in primo piano le persone. Mi chiedo se accettiamo questa
educazione alla sobrietà? I confronti con gli amici ci sono in una società in
cui la persona vale per quello che ha e non per le sue qualità. Diventa persino
frustrante una vita sobria, senza il
superfluo.
alla domanda imbarazzante dei loro figli, che, avendo confrontato il loro stile
di vita con quello di alcuni amici, li hanno interpellati: «Papà, mamma, noi siamo
più poveri di quello, di quella?» È stato impegnativo, ma anche appassionante
spiegare loro che non erano più poveri, perché avevano tutto ciò che è
essenziale alla vita e anche un po’ di più, ma che in famiglia si cercava di
sprecare il meno possibile, per il rispetto verso i beni e per aiutare le
persone più povere
necessario chiederci se il regalo che stiamo per fare in questi giorni
pre-natalizi corrisponde ad un bisogno
vero o a un bisogno indotto dalla pubblicità? Lo stesso Babbo Natale andrebbe
censurato, specie quando dispensa regali abbondanti solo ai bambini ricchi.
Proviamo a dire ai ragazzi che è impegnativo andare contro corrente nell’attesa
dei doni: aiutiamoli a capire che il regalo è un segno che esprime vicinanza,
affetto. Non conta quanto costa, ma l’affetto che esprime.
ai nostri ragazzi quella povertà che rende possibile gesti solidali verso chi è
nell’indigenza. Le nostre famiglie di ieri lasciavano sempre un posto a tavola
per il povero che bussava all’uscio della cucina nell’ora di pranzo. Non
solamente il giorno di Natale, tutti i giorni. Altri tempi, senz’altro, in cui
la vita sobria e la solidarietà camminavano insieme.
https://your-app.it/promozioneumana/wp-content/uploads/2019/07/15558603-povero-babbo-natale-con-i-suoi-piedi-nudi.jpg
No Comments